Europa Verde Terracina riflette sugli esiti del voto delle Elezioni Regionali a Terracina e non nasconde la propria delusione ma anche la propria preoccupazione, visto che la disaffezione degli elettori ha portato Terracina a diventare uno dei Comuni a più alta astensione di tutta la Provincia (hanno votato, dati del Ministero dell’Interno, 13883 elettori su 36610 aventi diritto, il 37,92%) comunque in linea con la media regionale (37,20%).
L’intera campagna elettorale, polarizzata sul vincitore “mediaticamente” designato, è stata completamente vuota di contenuti e dibattiti e i candidati terracinesi al Consiglio Regionale non hanno particolarmente brillato per organizzazione di dibattiti, incontri o confronti pubblici (solo tante cene e rendez vous) mentre i nostri candidati della lista Europa Verde-Possibile, molti giovani, provenienti dalla società civile e dall’associazionismo e privi di “pacchetti di voto” personali sicuri, non sono riusciti ad emergere dalla invisibilità, nella quale sono stati condannati da un sistema di stampa e TV locale saldamente nelle mani dei partiti maggiori, anche perché la nostra modalità di fare politica è fondata tutta sull’autofinanziamento non avendo nessuna lobby o interesse privato forte che ci supporta ma solo cittadini e associazioni no-profit.
Anche in questa occasione, come già avvenuto alle precedenti elezioni comunali del 2020, dobbiamo segnalare l’ennesimo episodio stavolta di imbrattamento dei manifesti elettorali di Europa Verde, avvenuto a Borgo Hermada. Un episodio, che abbiamo già provveduto a denunciare alle Autorità, e che, a nostro avviso, dimostra invece come il puntare il dito contro un presunto “nemico” attraverso questi gesti vergognosi, faccia parte, in quel territorio, delle usuali pratiche di prepotenza e di barbarie democratica che andrebbero definitivamente e decisamente estirpate.
La nostra forza politica in coalizione, riesce ad esprimere comunque, a livello regionale, un Consigliere alla Pisana, Claudio Marotta, persona da sempre impegnata nella lotta in difesa dei Beni Comuni e del diritto alla casa e che sicuramente appoggerà le battaglie future che faremo sul nostro territorio.
Una parola vogliamo spenderla anche sulla performance della candidata al Consiglio Regionale di FdI, saldamente al governo cittadino da 6 anni, che da Assessore all’Ambiente non ha mostrato, in questi anni, di migliorare nessuno degli indicatori di qualità urbana su Ambiente, Rifiuti, Mobilità, Gestione del Verde Urbano (Dati Ecosistema Urbano Legambiente 2022) con una gestione così inefficace e deludente che lascia Terracina senza verde urbano, senza trasporti degni, senza soluzione alla erosione costiera, con problemi enormi nella gestione del canile e della tutela degli animali, senza spiagge ben curate, senza un piano di adattamento ai cambiamenti climatici, nonostante Terracina sia entrata nella lista dei luoghi colpiti dai disastri climatici (Dati Città Clima Legambiente 2022). La candidata locale di FdI al Consiglio regionale ha ottenuto a Terracina ben 2644 voti (dati del Ministero dell’Interno), a nostro avviso, un consenso davvero eccessivo visti i risultati raggiunti in questi anni, ma pur tuttavia equivalenti a solo la metà dei voti totali di FdI a Terracina, palesando un evidente problema di poca convinzione e quindi poca adesione, da parte dell’elettorato locale di quel partito, sulla scelta della sua candidatura.
“Anche questa volta, come già successo lo scorso settembre per le politiche nazionali, pur richiesti, non abbiamo voluto esprimere una nostra candidatura al Consiglio Regionale perché non abbiamo creduto ad una alleanza “zoppa” che non vedesse tutto l’arco delle opposizioni schierato in modo da catalizzare il voto di tutti i cittadini che non sono d’accordo con l’impostazione del governo di ultradestra della Meloni, mantenendo una posizione sempre coerente con le nostre riconosciute, serie ed impegnative battaglie di questi anni, fatte per una Terracina diversa e più moderna e rispettosa delle regole e dell’ambiente e più giusta socialmente. Avevamo previsto una enorme astensione proprio a causa di questa dispersione di voto nel Lazio, così come avevamo previsto un esito deludente di tutte le forze di opposizione, in primis la nostra forza politica che risulta davvero troppo penalizzata a Terracina rispetto al lavoro fatto in questi quasi tre anni, un lavoro costante e approfondito sulle molteplici questioni cittadine, e, alla luce di quanto accaduto, anche rischioso. Ma sappiamo bene che le nostre battaglie sono scomode e spesso ci rendono isolati dal contesto locale, intessuto di connivenze e collusioni. Ma riteniamo davvero sconfortante che un Comune commissariato da mesi, continui stancamente ad attribuire consenso maggioritario, seppur sull’onda del successo a livello nazionale, ad un partito che, a livello locale, ha evidenziato in questi anni profonde carenze, limiti e opacità di gestione. Con una classe dirigente inadeguata ed impreparata e che continua a promuovere e premiare per “merito”, anche persone coinvolte, a vario titolo, in procedimenti giudiziari. Un Comune con un ex Sindaco, un ex Vice Sindaco, il Presidente del Consiglio Comunale ed altri membri della Giunta finiti, nei mesi scorsi, agli arresti e in attesa di una decisione per un eventuale rinvio a giudizio e comunque travolto dallo tsunami delle indagini per due importanti operazioni giudiziarie (Operazione Feronia e Free Beach) e piagato da numerosi sequestri per cantieri edilizi di stampo speculativo (Pro-infantia (oggi a processo), Ex-Corafa, Lottizzazione Ex Meson Feliz sulla Pontina, e molti altri legati alla interpretazione della legge sulla rigenerazione urbana, finalmente stoppata a livello regionale) e con numerosi sequestri per violazioni di leggi e regolamenti per le concessioni balneari con ipotesi di abusi edilizi (con alcuni rinvii a giudizio), costellato da importanti e lucrosi interventi edilizi iniziati e mai conclusi (relativamente alla componente di interesse pubblico) e privi di servizi per i cittadini (vedi Parco Arene e Calcatore), una città priva di infrastrutture e servizi degne di questo nome (Treno, Strade urbane ed extraurbane, Ponti come quello sul Sisto, Collegamenti come il fantomatico ascensore per il centro storico), con un Porto ormai abbandonato da anni a se stesso, con problemi di smaltimento dei rifiuti e in via di insabbiamento con gravi rischi per la navigazione e per il comparto della pesca, una cittadinanza sempre più povera con servizi sociali e sanitari scadenti, un patrimonio storico e culturale chiuso ed inutilizzato, senza una biblioteca ed un teatro o una casa della cultura, con cappelle cimiteriali mai consegnate, parchi chiusi, un canile che ha rischiato la chiusura se non ci fosse stata la giusta sollevazione di associazioni e cittadini, scuole senza manutenzione ed insicure, impianti sportivi inagibili, un problema enorme di crediti attivi residui da recuperare, una organizzazione amministrativa carente per qualità e quantità del personale e una grande difficoltà di accedere agli importanti finanziamenti del PNRR. Insomma un quadro desolante che la cieca ideologia ed il consociativismo dei partiti in questi anni ha nascosto dietro l’ipocrita slogan della “Città meravigliosa” ma che a ben guardare di meraviglioso non ha proprio più nulla. Come co-portavoce di Europa Verde Terracina continuerò ad impegnarmi anche nella prossima tornata elettorale comunale per diffondere i nostri valori e i nostri programmi ma anche per rivendicare i risultati ottenuti, in questi anni, con le nostre dure battaglie, cercando di lavorare per uno più ampio schieramento di forze in campo in modo da motivare al voto anche i cittadini più disinformati, stanchi e delusi”. Dichiara Gabriele Subiaco co-portavoce di Europa Verde Terracina.