PIANO REGOLATORE PORTUALE (PRP) DI TERRACINA: EUROPA VERDE TERRACINA INVIA IN REGIONE LE OSSERVAZIONI AL PRP AI FINI DELLA VALUTAZIONE AMBIENTALE STRATEGICA (VAS) ATTUALMENTE NELLA FASE DELLE CONSULTAZIONI PRIMA DELLA VALUTAZIONE ED APPROVAZIONE FINALE DEL PIANO.
#svoltaverdeperterracina
Nei giorni scorsi Europa Verde Terracina ha inviato alla Regione Lazio (Direzione Regionale per le Politiche Abitative e la Pianificazione Territoriale, Paesistica e Urbanistica – Area Vas e Direzione Regionale Infrastrutture e Mobilità – Area Infrastrutture della Mobilità e Trasporto Marittimo) il documento di osservazioni al Piano Regolatore del porto (PRP) di Terracina nell’ambito delle consultazioni attualmente in corso nell’ambito della procedura di approvazione della Vas del “Piano dei porti di interesse economico regionale”.
Le osservazioni si concentrano su cinque aree tematiche: nuove opere, servizi, mobilità, sviluppo, ambiente.
- Nuove Opere: il PRP di Terracina prevede la realizzazione della nuova darsena sul lato sinistro del canale oggi adibito a parcheggio e della stazione marittima. Le osservazioni hanno riguardato la necessità di sottoporre a VIA (Valutazione di incidenza ambientale) i progetti di dettaglio delle due opere oltre alla necessità di realizzarle utilizzando tutte le tecniche ed i materiali che le moderne tecnologie mettono a disposizione e che consentono di rispettare il principio di sostenibilità ambientale, oltre che i criteri urbanistici che preservino il paesaggio e le bellezze panoramiche.
- Servizi: attualmente il porto dispone di due darsene assolutamente prive di alcun servizio complementare tipico del diporto. E’ stata posta in rilievo la necessità di prevedere la riqualificazione di tutte le banchine, attrezzandole con i servizi minimi: nuovi ormeggi, acqua, elettricità, illuminazione, servizi igienici, rifornimento carburante, antincendio, videosorveglianza, punti per lo smaltimento corretto delle diverse tipologie di rifiuti prodotti dalle diverse tipologie di utenti: pescatori, turisti, diportisti, come anche previsto dal “Piano gestione dei rifiuti portuali prodotti dalle unità scalanti il Porto di Terracina” attualmente in fase di approvazione.
- Mobilità: particolare rilevanza è stata data al tema della mobilità visti i numerosi elementi di criticità che la stessa riveste, sottolineando la necessità di una progettazione integrata che tenga conto di tutte le componenti: trasporto marittimo, trasporto pubblico locale, trasporto interurbano, trasporto privato, ciclabile, pedonale, l’area portuale come hub intermodale fondamentale cerniera tra il mare e la terraferma, l’interconnessione con la rete stradale e ferroviaria provinciale e nazionale, la viabilità, la carenza di parcheggi.
- Sviluppo: è stato posto in rilievo come il PRP debba essere una occasione per cogliere l’opportunità di valorizzare il porto di Terracina in una chiave di importante risorsa economica e di sviluppo sostenibile (nautica da diporto sostenibile, autostrade del mare, metropolitane del mare, turismo ecosostenibile) e la necessità di dare efficacia e realizzabilità al PRP ed alle opere dallo stesso previste attraverso una attenta ed attiva valutazione degli schemi di finanziamento possibili e la individuazione dei bandi e delle misure disponibili ed utilizzabili per rendere il piano una realtà nel più berve tempo possibile, considerando anche le possibilità offerte dal nuovo quadro legislativo regionale e nazionale in tema di Sviluppo Sostenibile e le ricadute a livello regionale e locale del PNRR.
- Ambiente: sul fronteambientale si è posto l’accento sulla necessità di conservare l’area della Pineta e l’Arena del Molo riqualificandole ed attrezzandole e di incrementare le esigue aree destinate a verde all’interno dell’area portuale oltre che sulla necessaria tutela della zona archeologica della banchina del porto e del faro Traianeo. Abbiamo chiesto anche di valutare i fenomeni erosivi che riguardano la costa di Terracina e la loro evoluzione nel tempo, anche in funzione delle opere previste dal PRP, con la necessità di una attività di dragaggio costante per evitare l’accumulo di depositi e l’intasamento del fondale che mette a rischio l’operatività e l’efficienza del porto oltre che la sicurezza dei natanti e del personale. A questo riguardo abbiamo chiesto alla Regione di riprendere in carico l’attività cruciale di dragaggio del porto che non può, a nostro ragionevole avviso, essere esperita da un Comune come il nostro con mezzi e risorse tecnico-economiche limitate, come dimostra lo stato di stallo in cui versa da mesi il finanziamento regionale per la “Fornitura di draga aspirante per escavo delle aree prioritarie per il ripristino dei fondali preesistenti nel Porto del Comune di Terracina”. Si è posto anche l’accento sulla necessità di valorizzare al meglio tutti i progetti innovativi e le buone pratiche ambientali che nel frattempo sono nate nella città di Terracina come il progetto #FishingforlitterTerracina(F4LT) per il recupero dei rifiuti marini (in particolare la plastica), progetti fondamentali per riorientare lo sviluppo turistico del nostro territorio in una chiave di sostenibilità visto che la nostra città oltre a Sic, ZSC e Parchi terrestri vanta anche due importanti SIC marini (IT6000014 SIC Marino “Fondali tra Terracina e Lago Lungo”, IT6000013 SIC “Marino Fondali tra Capo Circeo e Terracina”) di notevole rilevanza per la loro ricchezza in termini di ecosistema marino con la presenza della Posidonia e di specie marine protette.
“Nei giorni scorsi, come già annunciato in un nostro comunicato qualche mese fa, https://www.europaverdeterracina.it/2021/05/26/comunicato-stampa-n-50/ abbiamo inviato ai competenti uffici regionali le nostre osservazioni sul PRP di Terracina in qualità di portatore di interesse ai fini della Vas in corso. Oltre agli aspetti tecnico-qualitativi precedentemente illustrati e relativi alle nuove opere, ai servizi, alla mobilità, allo sviluppo e all’ambiente, nelle nostre osservazioni abbiamo segnalato alla Regione anche alcune carenze che fino ad oggi hanno caratterizzato, a livello locale, il processo di condivisione e di partecipazione del PRP di Terracina, processo che, a nostro avviso, non ha consentito la possibilità di partecipazione libera ed aperta a tutti i portatori di interesse ed esperendo, di fatto solo in termini di obbligo formale ma senza la dovuta attenzione sostanziale, l’auspicata fase di dibattito pubblico e di co-pianificazione, che doveva essere promossa anche in coerenza con gli indirizzi forniti dalla Regione Lazio. A tale proposito il Verbale di Deliberazione del Consiglio Comunale N. 58 del 29 Luglio 2021 denominato PIANO REGOLATORE PORTUALE (PRP) DI TERRACINA. DETERMINAZIONI, che approva il PRP di Terracina, ci sembra carente sia dal punto di vista degli argomenti sollevati durante i due incontri molto ravvicinati del 20 maggio e 18 giugno 2021 (incontri peraltro avvenuti senza la possibilità di accedere alla bozza del Piano e solo in streaming con nessuna possibilità di interazione) sia dal punto di vista dell’accoglimento degli stimoli di molti portatori di interesse che pure si sono espressi sulla stampa locale con interessanti argomentazioni. Ci chiediamo inoltre in termini puramente formali di iter e di processo autorizzativo quale sia stata la necessità di procedere alla approvazione del PRP in Consiglio Comunale a luglio mentre per lo stesso, ancora ad oggi, è in corso la procedura di Vas con tutte le variazioni e le modifiche che la stessa potrà determinare sulla versione finale del Piano.” dichiara Gabriele Subiaco, Co-portavoce Europa Verde Terracina.