EMERGENZA CORONAVIRUS: EUROPA VERDE TERRACINA, PREOCCUPATA SULLE MISURE FINORA MESSE IN ATTO PER FRONTEGGIARE ANCHE NELLA NOSTRA CITTA’ L’EMERGENZA COVID-19 CHIEDE MISURE PIU’ AMPIE, COMPLETE E INTEGRATE INDIRIZZATE A RIDURRE LE DISUGUAGLIANZE SOCIALI ED ECONOMICHE ED UNA GESTIONE PIU’ TRASPARENTE E PIU’ INCLUSIVA, SOPRATTUTTO ADESSO CHE TERRACINA CONFINA CON LA PRIMA “ZONA ROSSA” DELLA REGIONE LAZIO E DEL CENTRO SUD-ITALIA E PRESENTA ALCUNI CASI DI CONTAGIO IN CITTA’ POTENZIALMENTE AD ALTO IMPATTO.
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Con riferimento anche al nostro comunicato stampa del 11 marzo scorso “EMERGENZA CORONAVIRUS: EUROPA VERDE TERRACINA CHIEDE ALLA AMMINISTRAZIONE COMUNALE USCENTE DI APPRONTARE MISURE CONCRETE E TEMPESTIVE PER FRONTEGGIARE ANCHE NELLA NOSTRA CITTA’ L’EMERGENZA COVID-19” che conteneva alcune richieste specifiche e circostanziate, le misure ad oggi messe in atto risultano le seguenti: attivazione del COC avvenuta il 12 marzo con i relativi numeri di contatto, aggiornamento giornaliero sintetico del Sindaco ff (che ricordiamo è il massimo garante della salute e della sicurezza pubblica), montaggio della tenda pre-triage presso l’ospedale Fiorini avvenuto il 18 marzo (disposizione urgente della Regione Lazio del 25 febbraio), predisposizione sul sito web comunale e sull’APP My Terracina dei numeri da contattare per le consegne a domicilio di farmaci e spesa alimentare, attività di controllo da parte delle forze dell’ordine sugli spostamenti ed i movimenti delle persone, sanificazione di alcune vie principali.
Europa Verde Terracina ritiene però migliorabile la gestione della emergenza, sia dal punto di vista della completezza delle misure, che della trasparenza, nonché della programmazione in vista di un possibile malaugurato aumento dei contagiati, considerando alcuni aspetti, le cui competenze sono variegate, e che riguardano in particolare:
1) una maggiore completezza delle informazioni fornite giornalmente dal Sindaco ff, con dirette via facebook, relativamente ai dati locali su contagiati, ricoverati, in terapia, dimessi, guariti, casi autoctoni e non, comunicazioni spesso carenti di dati validati e coordinati con la ASL e con uno scarso raccordo informativo tra Regione Lazio, ASL e Comune per quanto riguarda tutte le necessita’ di monitoraggio e sorveglianza sanitaria attiva per le varie casistiche;
2) una maggiore e chiara informazione sul percorso diagnostico di eventuali cittadini che presentano sintomi, o già contagiati che hanno bisogno di ricovero, terapia intensiva e sub-intensiva; ad esempio nulla sappiamo delle strutture e posti già disponibili a Terracina ed eventuali piani di incremento e nessuna richiesta ufficiale per ora di strumentazione diagnostica come TAC per le diagnosi veloci di polmonite grave da coronavirus;
3) maggiori informazioni ufficiali riguardo alla pianificazione o meno di un “COVID-19 Hospital” seppur in versione ridotta anche a Terracina, dopo quello in fase di costituzione a Latina e forse anche a Fondi;
4) informazioni chiare trasparenti e evidenti (che sarebbe opportuno pubblicare anche sul sito web del Comune di Terracina) sui comportamenti da adottare da parte di cittadini sottoposti a isolamento domiciliare, quarantena o contagiati senza sintomi o pauci sintomatici all’interno della propria abitazione;
5) garantire l’aggiornamento costante del sito web, dell’APP MY TERRACINA e delle pagine comunali dedicate all’emergenza e la mancanza di indicazioni chiare su alcuni aspetti importanti ad esempio su come gestire l’isolamento di un membro della famiglia all’interno di un singolo appartamento, come fare la raccolta differenziata in presenza o meno in casa di contagiati, come gestire gli ambienti di casa (pulizia, ambienti chiusi);
6) garantire la comunicazione dei dati validati sul numero e casistica di persone che nella nostra Città contravvengono alle norme che limitano gli spostamenti solo ai casi di reale necessità (numero di controlli , violazioni e effettive denunce) da parte delle forze dell’ordine;
7) garantire la comunicazione dei dati sulla copertura della sanificazione del territorio comunale (dove è stata fatta e perchè, dove è prevista) con particolare riferimento a strade, mezzi pubblici, immobili adibiti a uso pubblico, utile anche se l’OMS ne esclude la rilevanza statistica in termini di probabilità di contagio.
8) rassicurare la popolazione e vigilare sulla disponibilita’ di generi alimentari e di prima necessita’ evitando gli accaparramenti ingiustificati, gli eventuali aumenti di prezzo e incentivando al massimo le consegne a domicilio contenendo code e uscite.
Inoltre non sappiamo se il nostro Presidio Ospedaliero A. Fiorini è dotato di Dispositivi di Protezione Individuale sufficiente (guanti, tute e mascherine) per tutto il personale o se è in corso una richiesta preventiva di dotazione e se, e quando, si pensi di mettere in atto o evidenziare le procedure di cosiddetto “contact tracing” per ridurre la catena e monitorare tutti i passaggi del virus, utilissima per contenere il contagio in una fase come l’attuale in cui per nostra fortuna i casi positivi nella nostra Città sono ancora molto limitati e conseguentemente quanti kit di tamponi si stimano necessari per attivare la tenda di pre-triage.
Sarebbe inoltre opportuno istituire un tavolo di crisi comunale, aperto anche ai contributi di tutte le forze politiche e delle associazioni come giustamente ha fatto rilevare il partito “Lega- Noi per SalvinI” in un recente comunicato, per analizzare, valutare e comunicare con chiarezza tutte le necessarie ed auspicabili misure economiche (locali, regionali, nazionali) a supporto sia delle famiglie e delle piccole imprese per il pagamento delle spese vive (affitto, bollette, rate del mutuo), che a sostegno delle piccole imprese familiari degli artigiani, dei professionisti, dei ristoratori (accesso al credito, liquidità, garanzie, fondi di sostegno) o dell’Amministrazione comunale in merito alla eventuale sospensione/rinvio di alcune tasse di competenza comunale (Cosap, Tari, Rette per asili nido e mensa, etc) al di là della sospensione della tassa di soggiorno che appare francamente inadeguata, ma che per ora è l’unica comunicata in via ufficiale. Inoltre siamo coscienti che l’impatto più grave si abbatte su attivita’ di servizio (commercio al dettaglio, servizi alla persona, servizi di trasporto, turismo, settore alberghiero, stabilimenti balneari, ristorazione, etc.) che avranno molta difficolta’ a sostenersi in assenza di regolare domanda stagionale e sul lavoro precario e meno tutelato e a tale proposito è necessario mettere in atto tutto il possibile per sostenere queste attivita’, meno garantite per ora dai decreti governativi. Sarebbe inoltre opportuno valutare la possibilità di fornire un immediato sostegno in denaro alle famiglie monoreddito o più disagiate che stanno sicuramente pagando più duramente il prezzo dell’emergenza.
Sul fronte della digitalizzazione dei servizi sarebbe opportuno spingere sia sulle modalità di smart working (a partire proprio dai dipendenti pubblici) che sulle modalità per l’accesso da remoto, e senza restrizioni, di tutti i servizi comunali visto che le persone devono stare a casa e non possono accalcarsi negli uffici pubblici, dando in questo modo effettiva sostanza alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e alla tante volte pubblicizzata ma inesistente Smart City. Inoltre si cominciano ad evidenziare, dai progetti messi in atto da parte delle Scuole per la didattica a distanza, alcune problematiche generate dal cosiddetto “digital divide” ovvero dalla mancanza di connessione internet in zone o aree a basso reddito che crea quindi problematiche crescenti in termini di accesso all’istruzione. Oltre al problema della copertura, c’è il problema della velocità e della qualità di trasmissione spesso troppo basse per fornire servizi a distanza realmente utilizzabili da parte dei cittadini.
Sul piano dell’assistenza sociale non abbiamo comunicazione ufficiale di nuovi servizi socio-assistenziali messi in campo a vantaggio soprattutto di famiglie monoparentali, famiglie con disabili, anziani e bambini, ma anche di donne soggette a violenza domestica, decisamente più fragili rispetto alle situazioni di isolamento che ci troviamo a vivere anche tenendo conto che a livello nazionale si è attivata la rete di sostegno psicologico, curata dalla Croce Rossa Italiana e a livello regionale è attivo un servizio di sostegno psicologico come quello a cura della ALS di Latina- Dipartimento Salute Mentale per fronteggiare la solitudine e l’angoscia. I servizi socio-territoriali sembrano non essere considerati servizi essenziali, mentre risulta ancora poco valorizzato il contributo delle reti del volontariato per la tutela di alcune delle categorie più deboli come i senza fissa dimora e i migranti, e deve essere incrementata la tutela degli animali domestici visto l’elevato numero di animali che purtroppo vengono abbandonati a causa di questa emergenza. Inoltre data la numerosa presenza di lavoratori agricoli sul nostro territorio e la presenza della triste piaga del caporalato nelle nostre campagne, evidenziato proprio da un recente episodio a Terracina, dove numerosi lavoratori agricoli sono stati trovati stipati sui furgoni senza possibilita’ di rispettare le adeguate distanze e privi di dispositivi di protezione individuali, con grave rischio per la loro salute e per le potenzialita’ di contagio, sarebbe opportuno vigilare in modo particolare proprio sul mondo agricolo.
Inoltre data la presenza sul territorio di numerose case di cura e di residenze sanitarie assistite e dato che tali luoghi di cura possono diventare potenzialmente molto critici per la diffusione del virus, sarebbe opportuno mettere subito in atto procedure per prevenire eventuali contagi massivi in questi luoghi.
A margine di questo comunicato restiamo pero’ in attesa, a seguito di un nostro Comunicato già pubblicato il 18 marzo scorso sulla pagina facebook pubblica Europa Verde Terracina https://www.facebook.com/europaverdeterracina/posts/129583338609232?__tn__=K-R, di una immediata presa di posizione del Sindaco FF. di Terracina Dott.ssa Roberta Tintari, in riferimento ai reiterati gravi violenti attacchi, sia via social che a mezzo stampa, inspiegabilmente rivolti ad Europa Verde Terracina per il solo fatto di occuparsi della emergenza COVID19, da parte di un Assessore della Sua Giunta, dando corso alla richiesta di dimissioni dell’Assessore in questione il quale ha dimostrato scarsa consapevolezza e mancanza di rispetto del suo ruolo Istituzionale e soprattutto dei Cittadini da lui amministrati. Questo anche al fine di rasserenare una volta per tutte il clima tra governo cittadino e opposizioni, promuovendo il dialogo democratico e la collaborazione costruttiva in una situazione emergenziale epocale, in cui anche il contributo di una forza giovane e propositiva come Europa Verde Terracina è importante.